Grande cuore, pochi mezzi
Anton in Notturni credo abbia voluto fare il classico passo più lungo della gamba ma, attenzione, non è detto che sia una cosa brutta a prescindere. Partiamo subito dai dati di fatto: "Notturni" è un disco che presenta, praticamente in ognuna delle undici canzoni che lo compongono, delle carenze dal punto di vista tecnico, specialmente per quanto concerne la qualità complessiva delle registrazioni, oggettive che però, e qui sta il bello, non vanno completamente a inficiare il portato emotivo dei testi.
Testi brucianti, testi taglienti e testi (anche) allucinanti quelli contenuti qui, come "Il soffio della sera" il mio pezzo preferito dell'intero lavoro. Un lavoro che, meglio avvertire, non è proprio per tutti: infatti si percepisce quel senso se non proprio di incompiutezza quanto meno di mancata rifinitura di più di un aspetto, specialmente a livello produttivo.
Poi è chiaro; se uno volesse darsi un tono potrebbe dire che il senso di non finito o di abbozzato è un qualcosa di voluto ma io non ne sono completamente sicuro. Tuttavia credo che questa discussione non porti da nessuna parte: molto più interessante è riflettere su Anton, un cantautore che ha magari pochi mezzi ma un cuore grande così. E anche se il risultato non è perfetto lo sforzo "vale la candela".
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La recensione -Notturni- Anton Mursia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-15 11:59:00
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