Agentorage torna con un nuovo disco pieno di grinta e possanza, sia dal punto di vista del setting sia dal punto di vista degli arrangiamenti. Ancora una volta con Hydra siamo immersi in un mondo oscuro e tenebroso, in cui la new-wave è sempre dark e dove la speranza sempre essere ormai perduta dal tempo. Pezzi come "Better" risplendono di un fascino sinistro, che ben si sposa con l'artista di Piombino, sempre molto attenti a risultare, anzi proprio ad essere "fedele alla linea" del genere.
Proseguendo in questo bel disco, che mi sentirei di consigliare senza se e senza ma agli appassionati di dark-wave, un po' meno agli altri, si possono ascoltare altre belle canzoni, molto decise e nette soprattutto nelle orchestrazioni: mi sto riferendo a "At night" e "The Covenant", ottimi esempi di come si riesca a citare, praticamente sempre, i Depeche mode, i Cure e anche i Joy division pur riuscendo a mantenere un nucleo di originalità abbastanza evidente.
Ecco, proprio da lì partirei per il successivo lavoro: non dico di illuminare il proscenio ma forse sarebbe una trovata interessante "chiamare a sé" qualche attore in più, magari qualche sonorità un attimo più differente, giusto per dare maggiore brio e risultare ancora più possente di quello che già si è.
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