Ci conosciamo e non ci salutiamo - magari per colpa dei social network -, non sorridiamo mai, siamo spesso in ritardo di fronte a un destino puntualissimo e abbiamo anche un po' la faccia da stronzi in un "posto che non cambia mai", che sa di provincia e di eterna città italiana.
Se è il ritratto di una generazione, probabilmente non ci dipinge al meglio ma tutto sommato è autentico e veritiero. Gli Zueno descrivono in questo modo gli orologi scarsamente sincronizzati delle relazioni di oggi, giocando la carta di un rock diretto e contemporaneo, avvolgente, energico e ritmato.
Con il nuovo brano Che cosa vuoi, la band genovese è già arrivata a mettere da parte sei singoli, occupando saldamente un posto nel panorama indie pop-rock della scena underground del nostro Paese. Il gruppo ha fatto così della distorsione delle chitarre elettriche e dei "140 BPM di potenza" il proprio marchio di fabbrica.
Alessandro Mazzeo (voce e chitarra ritmica), Andrea De Sotgiu (batteria) e Nicolò Sgorbini (chitarra solista) hanno già affinato la loro capacità di scrittura attraverso la collaborazione con Zibba. Ora non resta che continuare la propria ricerca musicale della canzone perfetta, attraverso un linguaggio sempre più originale e unico. Con quelle facce lì.
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