Garbo, tropicalismo, eleganza e un pizzico di erotismo
Florilegio, alter ego di Matteo Polonara, con Sogno Abissi Notturni fa un bel disco di pop psichedelico, che deriva, anzi trae proprio ispirazione, dalla parabola artistica di Ghemon ma che poi, ben presto, vi si discosta per una via personale, anzi personalissima. Potrebbe, quasi, finire qui la mia recensione visto che il disco è buono e lo si capisce sin dalle primissime canzoni anche se è la seconda parte, a dirla tutta, ad avermi convinto in modo deciso. Una traccia, infatti, come "Gonna" poteva essere, passatemi il termine molto poco tecnico, una "fetecchia" assoluta e, invece, ne viene fuori la migliore canzone dell'album, con quel misto di erotismo tropicalista e di gusto per l'intarsio di pop psichedelico che ci piace sempre.
"Un concept album la cui complessità traspare fin dal titolo: “Sogno Abissi Notturni”, leggibile come una confessione inquietante ma anche come tre parole a sé stanti, simboli che liberandosi dalla frase vanno a rappresentare i tre concetti fondanti del disco. Una forte componente onirica è alla base della scrittura di Florilegio che in uno scuro contesto crepuscolare si tuffa nei fondali di un abisso oceanico che altro non è se non il marasma delle proprie insicurezze. Una serie di canzoni solo all’apparenza solari in cui i testi disillusi contrastano con brani dall’animo energico e groovy ma dal cuore maledetto, un bouquet di fiori notturni colti da un cimitero".
Un disco, insomma, che pur non risultando così assolutamente nuovo nella filosofia non solo si lascia ascoltare ma si lascia proprio amare. E visto che la primavera è la stagione dell'amore, amiamoci no?
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La recensione Sogno Abissi Notturni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-20 08:06:52
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