Allegoria e opera d'arte si fondono in un disco che guarda alla musica come massima espressione artistica e con pura irrazionalità
Ipogea è il titolo del nuovo disco dei Café Europa, progetto musicale dei fratelli Simone ed Emanuele Seminerio. L'album è composto da nove tracce che sono la naturale prosecuzione del precedente lavoro del 2021 intitolato Iperurania.
Ancora una volta il duo genovese prova ad unire le suggestioni della musica ambient a quelle della canzone d'autore: uno degli esempi più suggestivi è proprio la traccia d'apertura, "Tangibile", un crescendo di sonorità elettroniche ispirate a monumenti come Brian Eno, Robert Fripp, David Sylvian. Ma dentro ci troviamo suggestioni tutte nostrane, dal Battiato più sperimentale ("Correnti") al concittadino De Andrè ("Una città senza mattino").
Gli arrangiamenti dei fratelli Seminerio si guarda bene da prendere qualsiasi piega convenzionale, a costo di essere imprecisi, imperfetti, ma assolutamente coerenti e stravolgendo ogni idea di concretezza e razionalità. Le atmosfere prog della suite "Lettera dal vuoto" ci riportano indietro ai fasti del genere, mescolandosi saggiamente con l'elettronica più avanguardista degli anni '80 e risultando una delle composizioni più interessanti del disco (anche a livello testuale, con scelte linguistiche e lessicali di altissimo livello).
In sintesi parliamo di un grandissimo lavoro, ispirato e di ricerca, fra sperimentazione e rispetto dei maestri. Senza appello.
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La recensione Ipogea di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-28 09:57:00
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