Sole, mare e olocausti atomici sono il bizzarro connubio presente nel nuovo singolo del cantante romagnolo
Avete presente i viaggi di ritorno post-giornata al mare? Quei lunghi lassi di tempo durante i quali la felicità di aver trascorso dei bei momenti con persone a cui vogliamo bene si mescola al rammarico per la loro inevitabile conclusione? Ecco, Atomika di Vástago potrebbe essere la perfetta colonna sonora da mettere sullo stereo mentre osserviamo la spiaggia allontanarsi dai nostri occhi stravaccati sui sedili dell'auto.
Dopo averci incuriositi con Mariposa Rosa, il suo precedente singolo, il giovane artista riccionese ritorna con un brano nostalgico, che mescola marcate sonorità pop rock a quegli echi lo-fi che costituiscono ormai un suo marchio di fabbrica.
Giri di chitarre ultra-sporche, la voce femminile ultra-riverberata del ritornello in inglese (un gustosissimo tributo al doo-wop degli Ink Spots), il basso distorto e il cantato che sembra filtrato attraverso il citofono di un condominio, sono stati interamente registrati in pieno stile Vástago: all'intento di un garage-studio di un paesino affacciato sul mare.
Un'attitudine sonora molto punk, che fa da contraltare a un testo che, in maniera estremamente scanzonata, riflette sul caos geopolitico presente nella realtà che viviamo giorno dopo giorno in un continuo valzer tra allegria e malinconia. Un'altalena emozionale oscurata dallo spettro di un lontano (ma pur sempre possibile) olocausto nucleare.
"Ma che sarà dare un besito alla bomba atomica?" cantano i Vàstago nel loro ultimo singolo. Atomika, grazie alle sue sonorità cupamente distese, sarà sicuramente un piacevole accompagnamento delle nostre giornate estive. Nella speranza che, dalla spiaggia in cui stiamo facendo il bagno, non vediamo alzarsi nel cielo un minaccioso fungo atomico. Speriamo in bene.
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La recensione Atomika di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-07 03:24:00
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