Una giovane ragazza con una folta chioma di capelli neri e avvolta in una tunica lilla stringe tra le mani una sfera di cristallo, dento cui ruota senza posa una piccola galassia, specchio del complesso mondo racchiuso all'interno della propria anima.
Il sunto più accurato di Ciò che cerco di nascondere di Evra sta tutto lì, nella sua copertina. Il primo EP della cantante e musicista barese dietro al cui nom de plume si cela Claudia Cuccovillo, giovane ragazza nata a Bari 24 anni fa, è un puzzle di sensazioni dolceamare in grado di regalare a chi lo ascolta un vero e proprio saliscendi emozionale.
Un piccolo vaso di Pandora nel quale Evra ha deciso di riversare i turbamenti di Claudia, una ragazza di poco più vent’anni alle prese per la prima volta con le dolorose contraddizioni della vita. Fortunatamente, al posto del famigerato contenitore di tutti i mali del mondo, l'artista pugliese, dopo aver spalancato il proprio cuore, ci regala sei brani che, dietro alla loro apparente delicatezza, nascondono una grande intensità emotiva e artistica.
Una manciata di tracce, nelle quali Evra scopre le proprie fragilità, raccontando di come l'amore sia una forza prorompente in grado di buttarci giù (X averti) e farci toccare il cielo con un dito (Strade perdute) in una frazione di secondo ma anche di quanto sia impervia la ricerca di sé stessi e del proprio posto nel mondo (Parlo solo con me).
Venti minuti davvero densi di atmosfere contrastanti, che culminano nella bellissima L'alba che tornerai. Un brano nel quale Evra, affacciandosi su quell’abisso rappresentato dalla perdita di una persona cara, canta il doloroso legame tra chi se ne è andato e chi è costretto a rimanere.
Il caleidoscopico spettro emozionale che pervade Ciò che cerco di nascondere viene riflesso musicalmente attraverso un'equilibrata alchimia tra atmosfere pop, R&B e urban. Un mix in grado di amalgamarsi alla perfezione con la voce di Evra. Nelle sei tracce del suo primo EP, la cantante gioca infatti con le basi strumentali grazie ad armonizzazioni davvero notevoli e una metrica tutt'altro che scontata, sempre in bilico tra la melodia e la spoken-word.
Ciò che cerco di nascondere è un disco davvero ben fatto, frutto di una produzione fresca, contemporanea e in grado di tenere il passo all'indubbio talento di un'artista giovane ma dotata di una personalità fortissima come Evra.
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