Tanta originalità non priva di sbavature
Metà sardo, metà catalano, Antonio Uras, aka Ribaltavapori con Rifiuti Speciali ci dimostra come, anche nel cantautorato, si possa essere davvero coraggiosi. Mi piace parlare di coraggio perché questo cantautore si è messo in testa di realizzare un disco "in minore", non perché, banalmente, non vi sia impegnato ma proprio perché il mood generale dei componimenti è proprio virato entro queste tinte. Tinte di paesaggi "bassi e cupi", di momenti intimi e un po' inutili che però nelle sue liriche acquistano un'importanza capitale.
Intendiamoci: ho apprezzato, davvero, questo coraggio e la decisione ferrea nel proporre il suo modo di intendere la musica di Ribaltavapori ma non posso non citare anche il fatto che, non sempre. questa formula funziona. Se, ad esempio, un pezzo come "Iveco" è senza ombra di dubbio un'ottima canzone cantautorale che solo Uras poteva comporre, in altri casi il disco non funziona a dovere. Soprattutto l'inizio, a mio modo di vedere almeno, non regge, diciamo così, il confronto con la seconda parte dell'album, molto più "giusta" nel raccontare il megaminimondo del nostro artista metà sardo e metà catalano.
Rimane però, intatto, il fascino che Antonio Uras sa infondere nei suoi pezzi: la prossima volta, mi viene da dire in modo sincero e genuino, forse sarebbe cosa buona e saggia magari realizzare una manciata di tracce in meno ma tutte quante tremendamente convinte. In fondo Ribaltavapori non è un cantautore che manca di coraggio e convinzione, ne sono certo.
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La recensione Rifiuti speciali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-29 08:10:27
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