I brani degli Wishpering Lights scorrono velocissimi. Immediati. A volte esagerati nelle chitarre. Incerti nel canto roco. Dopo la terza canzone, quando pensi di essere di fronte a un gruppo metal ricco di virtuosismi facili e povero di cuore, appare “Do you know what I mean?” che, forse complice la collaborazione di Che, oltrepassa il muro di indifferenza dentro cui ti avevano lasciato i brani precedenti. E sei pronto a viverti il resto. Anche il brano successivo, “Queen of Deception”, si rivela più carico dei primi. Che alla fine ci abbiano preso gusto, questi Whispering Lights? “Bright sun, I need to run” cantano in “Sandstorm”. Si, è di questo che ha bisogno l’album. Di correre. E lo fa bene. Ed è così che un salotto casalingo muta in un concerto dei Marlene Kuntz aperto da Emiliana Torrini, in splendida forma. E immagini lattine di birra, strumenti, palco, sedie sparse fuori dai cancelli che devono ancora aprire. No, è il mio divano, accidenti. E poi ci sono le atmosfere oniriche, quelle di “Scented Silence”. Quelle che ti immagini il pubblico con gli accendini a guardare il cielo. ”Pick a hope fall asleep over it and wait for a scented silence led by my name just for a second” Infine, le piccole perle. Quelle che fanno impazzire gli appassionati. Dove c’è solo da ascoltare: “As if an ocean between us…”e “Nothing but myself”. Che le luci si abbassino.
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La recensione Queen of Deception di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-10-29 00:00:00
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