Eleganza jazz, semplicità pop, profondità d'autore. Un disco che merita di essere ascoltato perché capace di lasciare nell'aria vibrazioni che incantano.
Appunti di viaggio è il nuovo disco dei Bakivo, trio bolognese formato da Sara d'Angelo alla voce, Luca Cremonini alla chitarra e Predro Judkowski al contrabbasso.
Si tratta di una raccolta di nove canzoni, otto delle quali originali più una cover. Il sound si muove nel solco di un jazz molto contaminato dal pop contemporaneo.
Si parte con Silenziosamente che è spudoratamente swing all'italiana. La batteria è suonata in tutte le tracce da Matteo Mammoliti, ottimo interprete della vocazione jazzistica del trio.
Si continua con La mia piccola saudade su un trascinante ritmo di bossa nova che sostiene un testo che parla di ricerca della felicità.
Si cambia ancora registro con Tormentami, con cassa in quarti e un'armonia che scende cromaticamente, aiutandosi con suoni elettronici che aggiungono colore alla palette già caleidoscopica dell'arrangiamento. La voce si libera acuta e affronta le note con la stessa morbidezza di un'Antonella Ruggiero dei tempi migliori.
Io con te inizia più dimessa, con una chitarra clean e poi si muove su sonorità più standard e in qualche modo pop. Si tratta forse del brano più leggero pur mantenendo ricercatezza nel sound e nelle progressioni armoniche.
Acustica e minimale Ferragosto, canzone ripescata da un progetto precedente del trio che si muove in un sound e un tempo che richiamano la lentezza della parte finale dell'estate, carica di emozioni per il momento di cambiamento climatico e dunque fisico.
Veloce, fresca e pop, Ovunque altrove parte come un treno, in contrapposizione con un testo che invece si fa più intimo.
Estate è un'azzeccata rivisitazione della canzone di Bruno Martino in chiave spudoratamente e smaccatamente jazz ma con un sound curato per essere al passo coi tempi, grazie all'utilizzo di filtri, come subito all'inizio su cassa e rullante.
Si continua con One day for you and me, cantata in inglese, acustica e sorretta con leggerezza da un tempo swing che la fa scorrere come acqua fresca e limpida, come la voce pulitissima di Sara.
Si chiude con Appunti di viaggio, dove il sound si fa più compatto e essenziale e vuole essere, in quanto titletrack, una sorta di compendio, l'essenza del viaggio dell'uomo.
In conclusione Appunti di viaggio è un disco da considerare assolutamente pop ancora prima che jazz, perchè l'ascolto è semplice e l'armonia, gli arrangiamenti e tutta l'energia compositiva sono totalmente funzionali ai testi e la struttura utilizzata è appunto quella del pop, non quella del tema e variazione sovente adottato dai jazzisti.
Si tratta di un disco easy listening nel senso migliore del termine. Suona pulito, naturale e, finalmente, per nulla overcompresso, ma pieno di dinamica, questo aspetto sì, più caratteristico del jazz.
L'ascolto dell'intera tracklist risulta fluido, leggero e piacevolissimo grazie appunto alla raggiunta semplicità della musica ma soprattutto grazie ad una voce gigantesca, uno Stradivari del canto, una fuoriclasse assoluta.
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La recensione Appunti di viaggio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-26 16:58:04
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