Un disco enigmatico, frutto di una sfaccettata miscellanea tra psichedelia elettronica e robotiche folk ballads
Esistono dischi in grado di lasciarci disorientati anche dopo averli ascoltati cento volte. Album che, riproduzione dopo riproduzione, ci stupiscono per l'enigmaticità del loro suono e per le sensazioni che riescono a creare nel nostro animo.
Resilience di Nazario di Liberto rientra proprio in questo strano gruppo di opere d'arte. Il nuovo album di questo misterioso artista, nato e cresciuto musicalmente tra la natia Palermo e Milano, è un lavoro a tratti impenetrabile come le fitte nebbie che avvolgono il capoluogo lombardo nei mesi più freddi dell'anno.
Durante i quasi 18 minuti attraverso i quali Resilience si snoda, Nazario esplora gli angoli più reconditi del porprio animo, in un percorso di riconnessione con il proprio io. Questa vera e propria peregrinazione interiore viene tradotta in musica mescolando le sognanti atmosfere ambient all'alternative rock e al folk.
Un disco con il quale l'artista siciliano si distacca parzialmente dalle sonorità digitali del suo predecessore, All Waste Town, in favore di un approccio compositivo più "analogico" ma capace paradossalmente di dipingere panorami ancora più rarefatti ed eterei.
Sette canzoni nelle quali si contrappongono cupe tracce elettroniche (Blossom) a ballate folk dai ritmi glaciali (Love Me), passando per lisergiche digressioni nell'alternative rock (MDMA) e nella psichedelia contemporanea (Holy). Questo strano intruglio armonico viene integrato dalla robotica voce di Nazario che, sepolta sotto quintali di riverbero e vocoder, si amalgama perfettamente con le atmosfere di ogni singolo brano presente nell'album.
Resilience è uno sfaccettato collage sonoro, simile per qualità e originalità a perle di innegabile bellezza come King of Limbs dei Radiohead. Dischi in grado di discostarsi da qualsiasi tipo di convenzione e struttura musicale, andando a creare un qualcosa di completamente nuovo e di cui, oggi più che mai, tutti noi abbiamo veramente bisogno.
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La recensione Resilience di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-11 10:27:00
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