Greco & Green Weightless 2023 - Cantautoriale, Pop, Indie

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Un pop d'altri tempi, un'attitudine al sound semi-acustico che difficilmente si sente oggi in giro per una raccolta di canzoni che sono dei piccoli gioielli di rara ispirazione.

Weightless è l'ultima fatica discografica di Greco & Green, duo nato sull'asse Roma (Max Greco) - Londra Tim Green).

Si tratta di una raccolta di dieci brani indie pop, anche se in realtà c'è qualcosa in più...

Si apre con un giro di rock'n roll classico che riprende pericolosamente Great Balls Of Fire di Jerry Lee Lewis. Weightless inizia voce e piano, con un andamento leggero, riempito da archi e chitarra acustica che viene poi accostata ad un'elettrica.

Piano elettrico per Manana (feat. Caecilia) e un andamento pop all'inglese, con basso e batteria che completano lo spettro sonoro, oltre alla voce femminile che riesce ad arricchire e riempire l'arrangiamento.

Deep Red Vinyl è un'altra ballata che inizia voce e piano elettrico, con una bella atmosfera e forse troppo "effetto vinile" che risulta un po' forzato. Molto bello l'incrocio di canto e controcanto mentre cassa e basso in quarti rendono il pezzo dritto come una lama. Burning Memories inizia con un intro di piano e un'armonia cromatica discendente che fa subito malinconia, assecondata dalla linea melodica della voce. Secondo modulo arrangiativo che invece insiste su una sola nota di basso. I testi riescono sempre a distendersi bene e a riempire la metrica senza risultare pesanti o sbilanciati.

When Saturday Night Becomes Sunday Morning ha (come il titolo suggerisce) un mood notturno in cui la voce è accompagnata da una chitarra elettrica quasi clean che nella seconda strofa viene affiancata da basso e un'altra chitarra che arpeggia e fraseggia con la voce. Pian piano il sound si compone e sembra schiarire il nero della notte, con le prime luci dell'alba. Ottimo spunto evocativo.

Menphis Moon ha un'intro di piano suonato "all'americana", con appoggiature e acciacchi eleganti. La voce ancora una volta riempie l'aria e non si sentirebbe la mancanza di nulla, anche se poi l'arrangiamento amplia la quantità di strumenti con batteria e basso.

Blue Birthday ha una certa continuità musicale con il brano che la precede, con un pianoforte che continua ad arpeggiare, seguito da una chitarrina che snocciola frasi. Si tratta solo di un attimo, perchè entrano ben presto la voce, la batteria e il basso. Ancora una volta il testo è semplice ma incisivo quanto basta per rendersi interessante, mostrando un'ottima vena compositiva. Diversa da tutto ciò che abbiamo ascoltato finora è This is a Job for Superman, sia per sonorità molto più contemporanee, sia per la tipologia di testo, ironico e cinico ma allo stesso tempo, sempre entro le righe dell'opportuno.

Si chiude con The Heavywight Chqmpion of the World, delicatissimo commento finale di un disco che vorrebbe essere pop, ma che in realtà è un disco di canzoni d'autore musicalmente poco allineate al sound del pop contemporaneo, ma molto personale.

In conclusione Weightless è un disco da scoprire pian piano, partendo dall'idea che sì, si tratta di musica pop, ma che non è un pop contemporaneo, anzi cerca in tutti i modi di rifuggire da tutti gli standard musicali che il pop d'alta classifica propone.
L'ascolto è molto leggero e fluido, anche se forse in fase di missaggio si poteva osare di più nella ricerca della messa a fuoco di alcuni pianoforti un po' troppo asciutti o di alcune chitarre dal suono poco delineato.

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La recensione Weightless di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-24 19:32:42

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