Esorcizzare il male e trasformarlo in sublime arte sonora.
Dopo tanti anni di tour e vari cambi di formazione, il progetto Underdog torna con un nuovo lavoro discografico che concentra e sintetizza i momenti più prolifici e creativi di questa ultima decade.
La band romana ci regala un disco di otto brani in cui, ancora una volta, la libertà di espressione musicale e la sperimentazione fuori dagli schemi rappresentano le chiavi di lettura del progetto. La band romana racconta storie tristi per esorcizzare la tristezza, e per farlo si serve di una serie di sfumature stilistiche che guardano ai mondi del pop, del rock, e soprattutto del jazz. La voce pazzesca di Barbara “Basia” Wisniewska si muove su arrangiamenti senza confini, in cui ritmi e atmosfere cambiano a piacimento mantenendo sempre un livello altissimo, da band con esperienza internazionale.
E allora il jazz sbarazzino di "Where Did You Sleep Last Night" incontra facilmente il rock alternativo di ispirazione anni Novanta di brani come "Mean", "Mare Mostrum", "Jungle Lemond Bomb" nei quali i Radiohead incontrano il jazz mentre Bjork prende un caffè con Charles Mingus. C'è spazio per guardare ai mondi del prog con "Mirrors", per poi chiudere in bellezza con la schizofrenia nordica di "Cold Moon In A Deep Water".
Il ritorno della band romana è un autentico capolavoro di stile, di arrangiamento, di attitudine, di sperimentazione sonora e vocale. Sicuramente si inserisce fra i dischi migliori ascoltati in questo 2023.
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La recensione Underdog vs Underdog di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-19 07:56:41
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