SpazioCalmo
Spaziocalmo 2023 - Pop, Indie, Alternativo

Spaziocalmo
06/06/2023 - 16:32 Scritto da Stefano Gallone

L'album d'esordio del quintetto lombardo mostra ottime intuizioni pop suscettibili di evoluzione ma rischia di rimanere ancorato a stilemi di genere aderenti al mercato

Porsi domande in cerca di risposte, da quelle più basilari a quelle esistenzialmente molto meno scontate, da sempre ispira la comunicazione musicale nel suo rendersi eterno veicolo di senso in un continuo andirivieni di sensazioni e percezioni umane in perenne ricerca di destinazione salvifica e purificante. Non importa il genere prescelto da chi decide di mettere nero su bianco una simile predisposizione di intenti. Ciò che conta è farlo con coscienza, cognizione di causa e – soprattutto – sincerità.

Sono tre caratteristiche fondamentali che emergono indiscutibilmente dall'omonimo esordio sulla lunga distanza dei lombardi SpazioCalmo. Peccato soltanto – ma non è un chissà quanto grande difetto, riguarda più che altro il gusto dello scrivente – che la concezione di pop nostrano portata avanti dal quintetto lombardo mantenga, senza alcun dubbio, un ottimo impatto radiofonico – vista la spiccata capacità di dispiegamento di forze orecchiabili e conformi ai dettami di certe leggi non scritte in vigore tra i vari network italici da alcuni anni a questa parte – latitando, però, forse sul versante di quel coraggio aggiuntivo capace di coniugare l'ottimo gusto melodico con una minore concezione di autoimposizione creativa da tavolino. Non si richiede, per carità, un approccio genericamente sperimentale (in questo specifico ambito c'è ben poco da sperimentare se l'obiettivo, all'orizzonte, contempla numeri e potenziale popolarità) ma uno sviluppo intuitivo – non improbabile, visto il talento creativo ed esecutivo di ogni singolo membro – diversamente capace di aprire il sipario su elementi di interesse che non siano pari ai soliti elementi chiamati in causa a chiedere attenzione. Anzi, è forse proprio il fattore attenzione a rischiare di non essere contemplato in ciò che si presenta come un progetto caparbiamente direzionato verso una sostanza 'catchy' utile alla contabilità complessiva ma con poco margine di evoluzione.

Una soluzione potrebbe essere una maggiore capacità di selezione per pur buoni arrangiamenti da scarnificare, però, quanto a sonorità plasticose definite come preponderanti in commemorazione di svariati revival in salsa tecnicamente odierna. Dimostrano una simile e importante possibilità evolutiva, ad esempio, le notevoli intuizioni semi-battiatiane di Sei andato via o gli sprazzi simil-wave di Luoghi che, il funky cantautorale leggermente scolastico ma felicemente sornione mostrato in Fresh pop e reso ancora meglio dal godibilissimo incedere battistiano di Cosa fai stasera, contrariamente alle orme 'paradisiane' di Come andrà a finire e Dimmelo o ai consueti influssi da ballad acustica, pur interessanti, di Ancora mille volte.

Quasi certamente, spingendo più forte sul pedale della diversificazione e dell'affermazione individuale di un'identità presente ma, in parte, celata da direttive di aspirazione mercantile, potrà essere possibile dispiegare brillantemente germogli ora visibili ma ancora non lasciati liberi di donare al mondo la vera essenza dei propri aromi multiformi.

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