Dieci tracce che si spogliano delle sperimentazioni per impattare il pop d'autore con fine ironia: Teto D'Aprile dimostra come far tesoro delle esperienze pregresse per un long play che funziona
Il pluripremiato cantautore Teto D'Aprile chiude il cerchio attorno una stagione della sua creatività pubblicando il disco "Se son rose canteranno", licenziato, nel corso della passata primavera, da Orangle Records su distribuzione Ingrooves.
Sono dieci (comprensive di un radio edit) le tracce che formano questa proposta d'ascolto, per un long play che tiene la bussola sulla profondità autoriale, oscillando fra analogico e digitale: Stefano (questo il nome all'anagrafe di Teto D'Aprile) è forte della sua ventennale esperienza, e si distacca dalle precedenti sperimentazioni fornendo all'ascoltatore un novero di tracce dalla grammatica espressiva di sicuro più immediata, ma agile nei testi dove si alternano, con armonia, momenti maggiormente ironico-goliardici a spaccati di vissuto e profonde riflessioni.
È proprio vero che, nel presente, siamo la somma di tutto ciò che abbiamo attraversato nei nostri trascorsi: Teto D'Aprile dimostra come, col passare degli anni, si possa perfezionare il proprio registro stilistico profondendo un certosino labor limae sulle canzoni finalizzate; "Se son rose canteranno" è un disco valido e maturo, da attraversare tutto d'un fiato per poi, coi giusti tempi, ritornare punto e da capo per dare nuovo slancio a questi brani.
Davvero un capitolo discografico interessante, attenderemo con pazienza la musica che verrà.
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La recensione SE SON ROSE CANTERANNO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-09 08:57:05
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