La band marchigiana guarda in faccia il dolore e le proprie ferite, e le mette in un ep alt rock con chitarre e basso super distorti
Tra Ancona e Maceerata cresce una varietà di olivo: il sàrgano. Nella stessa zona nel 2014 quattro amici iniziano a suonare alternative rock, mescolando chitarre super distorte a elettronica e testi arrabbiati. Sono passati nove anni. Ora i Sàrgano pubblicano il loro nuovo ep: Crepe.
Ricordano il Pan del diavolo e gli Zen Circus dei brani più arrabbiati. Hanno lasciato da parte l'elettronica per mettere al centro le loro ferite, le loro crepe. I testi lo raccontano e le distorsioni ce lo fanno sentire. Il basso graffia, i cori urlano.
"La vita è qui, ora e qui"
Per quelli come noi che soffrono gli addii
Non è così, non è così
È un pezzo di Languido, il primo singolo estratto dall'ep e uno dei brani in cui la disperazione si avverte di più. Crepe è un concept album sul dolore e la band marchigiana non cerca di trovare una soluzione. Lo affronta, lo guarda negli occhi, e ne tira fuori cinque canzoni ben riuscite.
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La recensione CREPE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-05-16 15:30:00
COMMENTI (1)
*Tra Ancona e Macerata