Tranquillità espansa di un giovedì mattina, freddo e limpido, atmosfera sonnacchiosa, e piatta come la pancia che vorrei. I Goose girano da un po’nel lettore, e non si può certo dire che servano a dare una sferzata di energia o uno smacco all’anedonia delle sette e trenta. Undici tracce pop rock che paiono solo accennate, una pianura immobile attraversata da una voce poco originale e stanca, sonorità già sentite e ingoiate e digerite, cori irritanti come la pioggia il sabato sera. Ci sono oramai folle di band che riciclano suoni banali per renderli ancora più banali, e definirle diventa sempre più difficile ché, come è ovvio che sia, la bellezza ispira e la bruttezza atterrisce. E al di là di buone registrazioni, attenzione e tecnica, manca la cosa principale: l’intenzione. Il lavoro dei Goose non aggredisce e non morde e pare non aprir bocca, e allora non resta che continuare a guardare i binari, e le foglie gialle, il vuoto del vuoto perfetto del vegetale secco.
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La recensione Tutto Come Allora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-12-15 00:00:00
COMMENTI (9)
eeeeehhhhh... questi ttattaresi..
Ciao! Sono la nonna dei Goose e leggo anche RockShock, Mescalina, Ultrasonica, Losing Today, SentireAscoltare, etc... dove i critici scrivono per chi ascolta la musica (e soprattutto la compra) e non per se stessi. Andate un po' a leggere come si fa...
Comunque vi volevo salutare con un'antica benedizione sassarese per il prossimo anno che fa così:
"'Ancu vi passia la gana di magnà e tuttu lu chi magneddi li piglieddi saori di merdha".:]:]:]
Ce n'è una per ogni giorno dell'anno, sono divertentissime...
Se avete qualche amico di Sassari, fatevela tradurre.;-)
manca solo la nonna e abbiamo fatto l'en plein!!! :]
strano , cinque commenti ma un solo IP.
Bah , guarda che coincidenza.
Sono d'accordo. Tutto Come Allora è un gran bel disco e i Goose sono un po' i Big Star italiani. Tanti auguri!!!
Tutte le volte che vedo una recensione di questo tipo mi assale una curiosità irrefrenabile per il disco in questione. Dev'essere veramente notevole per polarizzare così il giudizio. Di Dylan dissero che aveva una brutta voce e che non si discostava dalla grande massa dei folksinger che suonavano al Greenwich Village in quel periodo, anzi era uno dei meno dotati! Se queste sono le premesse, auguro un po' di quella fortuna anche ai Goose.
I Goose, già Mama Goose, sono un gruppo di origine sassarese che con questo "Tutto come allora" uscito per Seahorse, l'etichetta napoletana di Paolo Messere, raggiungono il loro secondo disco. Il primo uscito nel 1999 per la Lowhole Records dal titolo di "Uomini e tordi" aveva ottenuto buone recensioni e pareri favorevoli da parte della critica. In effetti idee luccicanti se ne trovano anche in questo secondo album: i Goose giocano musicalmente fra le atmosfere rock, nelle sue espressioni più contemporanee, avvicinandosi ad un country algido dove i fiddle non saltellano danzando sul backbeat ma si tengono legati a lunghe note.
Il disco si apre in modo abbastanza veloce con "Domenica d'estate" e "D'allora in poi", due pezzi in cui si sente subito l'impasto sonoro del gruppo, basato su parti elettroniche che avviano in modo delicato i brani e poi cedono il passo all'elettroacustica. Le chitarre sono graffianti oppure rotolano rotonde nelle ritmiche: buon esempio di questo è "Ozioso", a livello musicale forse uno dei momenti più alti del disco, aperto nell'intro-prima strofa da un suono alla Wilco di "A ghost is born"; un suono acido che si fa dolce ed acustico per l'attacco della seconda strofa, e lascia spazio nel bridge strumentale alla note della tastiera e nella coda ad una chitarra ancora acida ed espressionista. (...) Note positive e critiche, come è giusto che riceva un buon gruppo.
Da Mescalina - Simone Broglia
Sonorità a metà tra il rock e il country, fatte di chitarre cristalline (...), acustiche, organi Hammond, risvolti psichedelici accompagnati da cantati nostalgici. Armoniche e pianoforti che riportano a galla i momenti più belli del Neil Young malinconico. Un album intimo e nostalgico, dai testi indovinati che ben si amalgamano con la musica proposta.
FREAK 'N' RG - Ultrasonica
Accattivante, la proposta dei sardi Goose: tutta ruotata attorno ad un indie-pop variamente sfaccettato (...) Una piacevole novità, e la conferma della vitalità della realtà musicale sarda.
MARCELLO BERLICH - Losingtoday
L'album che si apre con la freschezza indie-folk del loro primo singolo, poi cresce e approfondisce quelle sonorità di America sudista, con la sua tradizione di ballate country e "blueseggianti", che rifacciamo nostre, grazie anche alle liriche in italiano.
ELISABETTA DE RUVO - Rockshock
Sonorità a metà tra il rock e il country, fatte di chitarre cristalline (...), acustiche, organi Hammond, risvolti psichedelici accompagnati da cantati nostalgici. Armoniche e pianoforti che riportano a galla i momenti più belli del Neil Young malinconico. Un album intimo e nostalgico, dai testi indovinati che ben si amalgamano con la musica proposta.
FREAK 'N' RG - Ultrasonica
Accattivante, la proposta dei sardi Goose: tutta ruotata attorno ad un indie-pop variamente sfaccettato (...) Una piacevole novità, e la conferma della vitalità della realtà musicale sarda.
MARCELLO BERLICH - Losingtoday
L'album che si apre con la freschezza indie-folk del loro primo singolo, poi cresce e approfondisce quelle sonorità di America sudista, con la sua tradizione di ballate country e "blueseggianti", che rifacciamo nostre, grazie anche alle liriche in italiano.
ELISABETTA DE RUVO - Rockshock