Incrocio tra soul, pop e ritmi latini all'ombra del Vesuvio.
Le undici canzoni di Ho piantato un albero, nuova uscita del cantautore napoletano Marco Gesualdi, sono, nelle parole dell’autore stesso, “undici giovani alberi per dare riparo, frutti, radici e aria buona per tutti”. Una definizione la cui correttezza è evidente fin dai primi momenti dell’album: le canzoni del disco sono infatti autentiche boccate d’aria per le orecchie e la mente. Grazie alle numerose ed eterogenee collaborazioni, ciascun brano vive di una propria forte individualità, testimonianza della forte impronta autoriale di Gesualdi, che non risulta assolutamente diluita dai contributi dei numerosi musicisti che partecipano al disco: al contrario, gli sforzi di ciascuno sono chiaramente indirizzati a dare forma alla visione dell’autore, in uno sforzo cooperativo nel quale il desiderio di dare forma al progetto viene ben prima di qualsiasi velleità personale.
È da questa sintonia che nascono brani come Sienteme, traccia d’apertura nella quale è impossibile non riconoscere l’influenza del sempiterno Pino Daniele; o ancora Flamingo Amigo, nella quale i ritmi latini trovano più compiuta manifestazione. La title track è una piccola chicca sospesa tra pop e folk, capace di arrivare diretta nella testa dell’ascoltatore grazie alla sua efficace linearità che non scende mai nello scontato. È nei pezzi strumentali (Afrolife), invece, che emerge in pieno il talento compositivo dei musicisti coinvolti nel progetto, in grado di dare vita a canzoni tanto eloquenti quanto quelle dotate di testi, al punto da far quasi desiderare un intero disco strumentale.
Ho piantato un albero è una grande prova di maestria musicale e compositiva, testimonianza del talento a tutto tondo di Gesualdi. Un disco da sentire e apprezzare per chi ama il pop intelligente, e non accetta di arrendersi all’asfissia delle classifiche odierne.
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La recensione Ho piantato un albero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-24 04:42:00
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