Tra Lugano e Rovigo con in testa, e nel cuore, Brian Eno
Davvero interessante Universi della porta accanto, questo disco firmato da Green boots, ovvero Luca Rossi. L'artista che gravita tra Lugano e Rovigo, infatti, realizza un lavoro molto interessante, dove la musica elettronica e ambient tributa un giusto omaggio a Brian Eno, vero e proprio nume tutelare dell'intero lp ma dove poi, piano piano, emerge una personalità propria e proprietaria. E non è un caso che la migliore canzone, almeno per il mio modo di sentire e approcciarmi alla musica, arrivi proprio nella seconda parte del disco: mi sto riferendo a "Tedio" vera somma/summa dell'intero lavoro di Green Boots.
"Universi della porta accanto è la summa delle fascinazioni di Green boots (aka Luca Rossi) per la musica cosmica del Brian Eno più pop e di Michael Rother, per la perfezione in punta di piedi degli Yo la tengo e per i capisaldi italiani degli anni 90 come C.S.I. (da qui la cover In viaggio) e Massimo volume con cui è cresciuto. Il tutto rielaborato in chiave elettronica e filtrato da uno sguardo personale che porta il disco ad avere una dimensione eterea e fuori dal tempo, non classificabile ma al tempo stesso famigliare".
Siamo insomma di fronte ad un artista che ha visione molto chiara di che musica voglia fare. In un mondo così confuso, in fondo, è un bene questo.
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La recensione Universi della porta accanto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-22 08:07:35
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