Le conseguenze della notte, magari a torto, magari no, mi pare veramente un titolo bellissimo, quasi da ipotetiche film di Sorrentino, giusto per essere chiaro. Tuttavia, al netto di questo, il lavoro di cui oggi vi parlerò è interessante al di là del titolo, bello o brutto che lo troviate. Con pezzi come "Le particelle elementari", a mio modo di vedere la miglior canzone del disco, Brando Madonia riesce nella, non semplice, impresa di galleggiare tra disimpegno e impegno, incanto e disincanto, proponendoci una bella ricetta, molto originale, di pop intellettuale da un lato e pop scanzonato dall'altro.
Intendiamoci, in questo album non è che tutto tutto funzioni a meraviglia. Ad esempio si può ravvisare una certa qual "stanca" dal punto di vista dell'originalità e anche della "compiutezza" della canzoni verso il finale ma, diciamo così, si tratta di un "peccato veniale", sì, insomma, di poco conto. Quello che davvero conta, quello che davvero è importante ribadire è come, per essere un disco d'esordio, questo sia un ottimo lavoro, che dimostra una personalità non da poco. Una bella novità, perciò, in un panorama, quello cantautorale, che nel corso di quest'anno ha, ahinoi, visto davvero poche cose di rilievo. Tranne i soliti nomi (va detto, per lo più, un po' "stanchini").
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