Poliedrici questi Pilots! Senza dubbio poliedrici. Hanno molte facce e il loro crossover passa dal predominante rap-metal alla jungle, ma anche a pezzi più acustici, talvolta melodici e quasi soul; in Sutra, invece, sono addirittura etnici, con sonorità orientali, mentre nella title track si cimentano nella surf music.
"Crossover", quindi, in un senso più vasto del solito, magari senza contaminare troppi generi diversi in una stessa canzone, ma assemblando un disco con brani tra loro molto diversi.
Va segnalata la presenza di un dj tra le file del gruppo, arma questa molto efficace che permette di arricchire e guarnire ogni pezzo come se fosse una torta alla frutta. Spuntano così frasi, rumori, suoni, scratch che sicuramente aumentano la "densità sonora" dell'album.
Alcune canzoni sono già state recensite su queste pagine in occasione del loro primo demo -cd "Lexotan", di cui 4 episodi sono presenti anche nell'esordio.
Bella Surfadelica che inizia con un fighissimo campionamento da "Pulp Fiction" e che poi si evolve in stile surf (come il titolo poteva far sperare).
C'è solo il pericolo che il risultato sia un gelato con troppi gusti! Lo so, ho appena tessuto le lodi della loro poliedricità e già dico che potrebbe essere un punto a sfavore?!? Sì, perchè un po' disorienta e manca di un filo conduttore, che forse io non ho saputo trovare. Un'altra osservazione da fare in merito al cd è la scelta di introdurre alcuni brani, come già accennato, con parti di dialoghi da "Pulp Fiction": tutto ciò poteva essere utilizzato per legare meglio tutti i singoli episodi del disco, in una sorta di "concept-album", controbilanciando magari l'intrinseca poliedricità.
Fosse stato pensato in questo senso il progetto, i Pilots avrebbero sicuramente ottenuto risultati migliori sul giudizio complessivo da attribuire al lavoro.
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La recensione Surfadelica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-03-09 00:00:00
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