Buona la prima esperienza sulla lunga distanza per i toscani Interiorama, tra suggestioni latine e fascinazioni elettroniche necessarie a portare tutto verso lidi più coinvolgenti e futuribili
Alla prima esperienza sulla (quasi) lunga distanza, i toscani Interiorama non si lasciano sfuggire l'occasione di dimostrare apertamente le proprie capacità intuitive sfoderando un album ricco di capacità attrattiva a livello sostanzialmente radiofonico, certo, ma anche denso di consapevolezze derivative non abusate in nessun contesto di mera occorrenza, anzi inserite in ogni singola tessitura con gran gusto e notevole tatto.
Un album come Interiorama, infatti, ad un primissimo approccio può apparire alquanto perturbante osservando un innesco elettronico su ritmiche latineggianti potenzialmente non in linea con la proposta sonora complessiva. E invece il coinvolgimento corporale è subito stimolato da cadenze sinuose e pulsazioni di pancia che arrivano dritte al punto per ciò che riguarda la capacità di mettere nero su bianco ganci sia umorali che semplicemente funzionali a un appiglio uditivo che non invoglia a passare oltre, restando fermi a vedere dove porterà il prossimo flusso compositivo di lì a poco (Imperfetto).
Perché, in tutta onestà, non sono poi così lontani coscienziosi lidi synth-pop con lievi inflessioni dark-wave (No quiero mas), così come facilmente prossimi alla più immediata presa attrattiva rimangono anche i personalissimi echi Dub, per quanto sempre legati a una scia intuitiva fortemente sudamericana (Sufriendo), assieme a suggestioni reggae meticciate in salsa caraibica (Desideri, Quitate) che convergono in intense convoluzioni ai limiti di un trip hop particolarmente riuscito in termini di capacità di coinvolgimento sensoriale complessivo (El secreto de la piña).
Senza tanti ripensamenti, il risultato convoglia ogni opinione verso un buon approccio generale alla materia posta in essere, per quanto riguarda sia il dato sonoro in sé che l'istantaneo seguito garantito da simili sonorità. Toccherà soltanto capire cosa converrà fare in caso di probabile esaurimento di energie creative, vista la potenziale possibilità di reiterazione in sede di scrittura ma, al momento, serve soltanto affidarsi alle onde sonore per una sana pausa di goduria istintiva.
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La recensione Interiorama di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-17 20:28:09
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