Lo sperimentatore vocale Claudio Milano riunisce tutte le sue ispirazioni in una gargantuesca raccolta dal vivo
In un panorama sperimentale che oggi tende più al concettuale e all’elettronico, Claudio Milano è un esploratore del suono di vecchio stampo: eclettico, parossistico, strabordante, nella corposa produzione che ha messo insieme sotto vari monicker, spinge la voce ad altezze vertiginose e la intreccia con qualsiasi tipo di timbro strumentale. In questo senso, ‘ManifestAzioni Live 2011-2023’ è una sintesi esemplare del corpus dell’artista, intanto perché è tutt’altro che sintetica: la raccolta di frammenti live estratti dagli spettacoli dal 2011 al 2013 conta infatti 21 tracce, dai 2 ai 20 minuti di durata, per un minutaggio complessivo che non ce la siamo sentiti di calcolare.
Chi avrà la resistenza fisica di andare fino in fondo, in modalità maratona o magari in una più sensata divisione in tranche, ci troverà dentro praticamente di tutto: operetta, arie pastorali, industrial, prog e jazz, frammenti teatrali, testi poliglotti e riferimenti alle avanguardie novecentesche. Un magma creativo che trova forma e direzione della voce di Claudio, un saliscendi vorticoso tra altezze cristallina e un baritono profondo che non può che ricordare Demetrio Stratos e i primi album dei Litfiba, in cui Piero Pelù e soci mostravano più di qualche debito di riconoscenza verso gli Area e il loro compianto cantante.
Parliamo, insomma, di una raccolta diretta ad ascoltatori con un solido gusto per l’eclettismo e la musica di ricerca vicina ad una certa estetica, che in ‘ManifestAzioni…’ troveranno un’ambiziosa resa dal vivo di brani in buona parte inediti e non pensati per altra pubblicazione. Gli altri probabilmente avranno difficoltà ad arrivare anche solo alla metà dell’ascolto, ma chissà che non siano fulminati già prima da un modo diverso e oggi abbastanza inusuale di intendere la musica.
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La recensione ManifestAzioni Live 2011-2023 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-09-29 09:33:47
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