Viaggi ed esperienze di vita confluiscono in questo album dei Canostra, piccolo per quantità ma interessante e valido per contenuti
Una realtà collettiva ed esperienziale, quella dei Canostra, un gruppo che vive di suggestioni e trascorsi, tutti confluiti nel proprio EP omonimo, un'autoproduzione che ha visto la luce nel più recente mese di maggio.
Sono sei le tracce a comporre la tracklist di questa proposta d'ascolto: fra suoni analogici e incursioni del digitale, questo gruppo di stanza a Verona riesce a collegare estremi lontani all'insegna di un equilibrio compositivo pregevole, decisamente inusitato nel panorama discografico del presente. C'è gusto a edificare strutture lontane (e disinteressate) dal pop che scala le classifiche, da tutto quanto finisce per fagocitare gli impulsi creativi al fine di una standardizzazione che spegne ogni sussulto originale. Negli snodi di questa proposta d'ascolto vengono valorizzate con dovizia le parole, i pensieri nella loro forma più concreta e impattante, parole che disegnano i tratti somatici di situazioni di vita da condividere con empatia e spirito partecipativo.
Prestando grande attenzione alla metafora del viaggio, i Canostra confezionano un album piccolo (per quantità) e di indubbio valore. Merito nell'aver scritto canzoni, ma anche nell'aver fatto qualcosa in più: essere coerenti creando un discorso articolato e organico. Rotta spianata alla musica che verrà e, perché no, a un disco che ci sappia incuriosire sulla lunga distanza.
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La recensione Canostra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-14 15:52:29
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