Nuovo lavoro in studio per l'artista milanese e nuovo tassello aggiunto a una produzione nazionale già colma di simili soluzioni. Ma le qualità ci sono e nutrono chi le può apprezzare
Il progetto Nomida, capitanato e sostenuto dal milanese di adozione Damiano Giovannetti, approda a un nuovo lavoro in studio su una più lunga distanza rispetto alle singole esperienze precedenti. L'ep Nuova voce, nello specifico, si colloca in una dimensione progettuale che vede il nostro proseguire il suo personale discorso stilistico sulla scia di una comune considerazione moderna del concetto stesso di genere pop.
Tra i lineamenti di un lavoro come Nuova voce si percepiscono chiaramente delle linee guida strettamente aderenti alle regole più o meno scritte del mercato odierno, all'interno delle quali vige il sempiterno – e stramaledetto, per quanto riguarda il pensiero di chi scrive – utilizzo di sua maestà Auto-Tune. Questo, alle orecchie più stanche di simili trattamenti, basterebbe a lasciar scartare immediatamente un prodotto che invece, oltrepassando la soglia di sopportazione di cui prima, risulta essere degno di considerazione per almeno un paio di ragioni. La prima riguarda un gusto sonoro non così comune a larghissima parte della generazione di provenienza del diretto interessato; la seconda consiste in una capacità di scrittura di testi non particolarmente banali e con un criterio sia ritmico che argomentativo.
Ne sono dimostrazione – almeno per ciò che concerne la prima di queste due opzioni – sprazzi alternativamente, e a loro modo, funky-pop (Ancora qui), synth pop (Nulla da perdere) e più oscuramente cantautorali (6 am), anche se non mancano all'appello – per il sottoscritto purtroppo; a giudizio di molti altri, probabilmente, per fortuna – elementi puramente trap per quanto insediati su interessanti territori hip hop con gradevoli elementi chillout (Senso di vuoto, Soluzione).
Come diverse altre produzioni ad essa similari, anche questa nuova esperienza presenta caratteristiche che fanno del rispettivo prodotto qualcosa di godibile per chi è concretamente immerso nella realtà di riferimento e, al contempo, di tralasciabile per chi cerca, invece, qualcosa di diverso da ciò che propone il mercato odierno. Come sempre in casi del genere, e al cospetto – sempre e comunque – di qualità presenti e riconoscibili, a voi la scelta.
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La recensione Nuova Voce di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-06-09 10:29:45
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