La vita a volte è bella, a volte è dura. Non mollare mai. Vivi i tuoi sogni. Non sprecare nessun giorno. Se gli Ska-P avessero mai avuto qualcosa di interessante da dire beh, molto probabilmente avrebbero scritto “Specchio”. Non male, se considerate che i cd degli Ska-P vengono venduti nei negozi e “Repubblica delle Mosche”, completamente prodotto dagli stessi Coolmania, lo trovate distribuito gratuitamente sul sito della band. Come se non bastasse gli Ska-P non sono più in attività, mentre i Coolmania c’erano già 7 anni fa, e ci sono ancora. Il parallelo tra le due band resta però inevitabile: il genere è esattamente lo stesso. Perciò se vi aspettate un disco ricco di eleganti ballate… beh. Rassegnatevi. Qui non ne troverete. Il lavoro perde un po’ di pressione e incisività in “San Catodo”, che sembra uno di quei brani scritti soltanto per scatenare le folle, ignorandone il testo (alquanto scarsino, soprattutto se paragonato al primo) e l’utilità (duole dirlo, ma il marasma di banalità in cui si inabissa non è indifferente). Ed è sulla linea di questo pezzo che si sviluppano i brani restanti. Società, ventenni incompresi, retorica mucciniana. Ma perché mai? Chissà. Che sfruttino le cose buone che hanno. E lascino perdere il resto.
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La recensione Repubblica delle Mosche di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-12-04 00:00:00
COMMENTI (2)
Grazie per il messaggio. Ci tengo a sottolineare che il paragone con gli Ska-P gioca assolutamente a vostro favore! Un saluto.
Ciao Irene e grazie per la recensione.
Credo però che tu abbia scaricato la demo al contrario, sei partita da Specchio per arrivare a La Torre.
Niente di male, ma La Torre e Repubblica delle Mosche (che sono le prime due canzoni della demo) non hanno veramente nulla in comune con qualunque canzone gli Ska-P.
La prima è tendente al crossover e la seconda è assolutamente grunge.
Questo perchè nella demo abbiamo provato a toccare sfaccettature differenti del rock e derivati e non solo il punk o a tratti lo ska.
Felice ti sia piaciuto il testo di Specchio, il mio preferito è quello di Repubblica delle Mosche, ma i gusti sono gusti e non si discutono!
a presto
Claudio