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Una visione del rock molto personale condita da scelte stilistiche eterogenee e voglia pulsante di farsi sentire: funziona bene il disco omonimo di Wepro

Marco Castelluzzo arriva dalla Puglia e, attraverso il moniker Wepro, firma un nuovo capitolo del suo progetto artistico, che coincide con la release del disco di inediti omonimo; tale pubblicazione avviene attraverso ADA Music Italy in collaborazione con la label Sumo Records.

Sono ben quattordici le tracce che, complessivamente, compongono la tracklist: proposta d'ascolto corposa, la scelta è da ricondurre ai vasti perimetri creativi che l'autore attraversa nelle sue scorribande sul pentagramma. Tutto ruota intorno al rock, visto più come un'attitudine, un modo di esprimersi, che rispetto alla canonica percezione di genere musicale irregimentato su determinate soluzioni stilistiche: sta in questa visione del suono il pregio attorno cui ruota questo long play, condito da quel pepe a culo che non fa mai male. Le schitarrate sono ben presenti, ma emerge anche un'attenzione verso il ritmo delle parole, echi di funk e una cura e attenzione ai dettagli non così comune da riscontrare in sede di post-produzione.

Abbiamo a che fare, in definitiva, con musica che si prende (a merito) energie e attenzione per essere metabolizzata nel modo più congeniale: Wepro segna importanti passi avanti, è maturo tanto nella composizione quanto per la scrittura. Sarà sicuramente interessante attendere, con pazienza, gli ulteriori sviluppi che sicuramente non tarderanno ad arrivare.

Bisogna battere il ferro, che ora è stato riscaldato a puntino da questa concezione di rock tanto pulsante quanto personale.

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La recensione Wepro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-11 18:06:22

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