Un disco che vive di urgenza rock e voglia di approfondire determinate forme sonore: Attilio Scarfone si presenta convincendo i timpani dei fruitori
Cresciuto col mito degli eroi del rock, dei Guitar Heroes che hanno dato nuove modulazioni agli stilemi del genere, Attilio Scarfone stringe il cerchio attorno una florida stagione creativa che ha portato alla creazione di un album di inediti: il risultato è "Shadow Of Me", un long play prodotto in collaborazione con Christina Luppi e nella più ortodossa indipendenza discografica.
Dieci tracce (una in due versioni) che vanno dritte al punto, senza perdersi in fronzoli: il rock di Scarfone vive di chitarre potenti, di urgenza espressiva e quell'acidità nel suono che è indice di polso creativo e voglia di impattare con efficacia i timpani del fruitore. Non esiste, in ogni caso, potenza senza forme ben precise di profondità: il connubio tra versante strumentale e songwriting è molto valido, perché le storie raccontate sono condivise e condivisibili con buona parte degli ascoltatori coinvolti in questa esperienza.
Un album che non si presenta con chissà quale forma di sfarzo, ma punta a restare tra i "preferiti" di chi saprà dargli tempo e attenzione: "Shadow Of Me" è una release stratificata, è necessario avere la giusta sensibilità per apprezzare pienamente quanto inciso in sala di registrazione. È giusto così, nel pieno rispetto delle idee che hanno ispirato l'autore: da parte nostra, totale fiducia e trepidante attesa per la musica che verrà.
---
La recensione Shadow Of Me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-12 16:57:31
COMMENTI