‘Speed Date’ rientra in un discorso urban assolutamente comune della musica pop degli ultimi anni, parlando quello che, anzi, forse è ed è destinato ad essere almeno per un po’ uno dei linguaggi egemonici nella “musica leggera” che si è edificata sulle ceneri di una trap sempre più stanca e alla ricerca di nuovi sbocchi.
Ci sono delle salde fondamenta rap, nella scrittura, nello stile vocale, nella produzione beat oriented (a firma Tokyo), ma l’intenzione melodica è tutta proiettata su una vibe r&b e risolve nel ritornello su una musicalità squisitamente pop, dalle leggere sfumature neo soul. Il titolare Numb 11 e Orlvando, ospite sulla traccia, non sono dei fuoriclasse vocali, ma si muovono perfettamente a loro agio sia sulle parti rappate che nei territori melodici del ritornello, tentando anche qualche leggero vocalizzo alla Mahmood e metrica saltellante alla Thasup. Soprattutto, trovano una dimensione complementare nell’intreccio tra una vocalità pulita, di registro alto, e una più graffiata e bassa, di impostazione (involontariamente?) quasi jamaicana nelle barre più sincopate, raccontando da due punti di vista simili e differenti una autoritratto a base di difficoltà ad impegnarsi, distrazioni relazionali e analfabetismo emotivo.
Dai temi al vocabolario, passando ovviamente per i suoni, i leit motiv sono quelli che ormai associamo alla musica della Gen Z, confezionati in un brano che più che sull’originalità punta sulla sincerità, sulla credibilità (del resto parliamo di un artista classe 1999) e sul pregio di filare liscio come l’olio, con un buon potenziale di riascolto.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.