Malinconico disco-pop per accompagnare la fine dell'estate.
Questa estate è stata segnata abbastanza significativamente dal ritorno di un certo immaginario disco (e dal relativo sound). Basta dare un'occhiata ad alcuni dei brani che l'hanno fatta da padrone in queste ultime settimane di singoli estivi: canzoni come Italodisco dei redivivi The Kolors e Disco Paradise di Fedez, Annalisa e Articolo 31 portano fin nel nome il riferimento a questo mondo di club e luci ammiccanti.
A questa corrente si aggiunge ora Maltus con Club Andromeda, concept album imperniato su questa sorta di locale galattico, dove potersi rilassare un attimo tra un viaggio interstellare e l'altro. Se anche in questo caso il titolo rimanda al mondo della disco e della vita notturna, il mood perseguito all'interno del disco è piuttosto differente da ciò che va per la maggiore ora. Ci troviamo infatti davanti ad un disco prettamente lunare, dove i momenti malinconici e riflessivi la fanno decisamente da padrone. Non è una nottata di follie alla Una notte da leoni ("Questa non è Ibiza", dopotutto); è piuttosto uno di quei fine serata in cui il livello dei neurotrasmettitori comincia ad abbassarsi, dando spazio a momenti di maggiore intimità e raccoglimento pur tra i beat concitati di un club. Perfetto esempio di questa tendenza è il singolo Limbo, nel quale un synth-pop velato di techno fa da base a meditabonde considerazioni sull'ambiguità di una relazione.
Club Andromeda è la colonna sonora perfetta per una notte di fine estate, quelle in cui il caldo asfissiante fa volare i pensieri verso il cielo in un disperato tentativo di fuga, un momento di freschezza nella torrida afa notturna. Mentre la stagione volge all'autunno, la dolce malinconia di Maltus può esserne la perfetta colonna sonora.
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La recensione Club Andromeda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-24 19:32:19
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