E mi chiedi sempre come va
Com’è che non abbiamo una casa al mare
Aspetterò un’altra estate
Cercando Hollywood in strada, in città
Sotto una pioggia
Di lacrime e fiori
Sono alla partenza
E sto per saltare in alto
I sogni causano “piogge di lacrime e fiori”. Di lacrime, perché non è semplice portare avanti “desideri da superstar”. Non è semplice guardarsi intorno e vedere persone realizzate, felici, con vite apparentemente da copertina, mentre tu sei lì che corri appresso a qualcosa che più che avvicinarsi sembra diventare sempre più lontano. Di lacrime, sì, ma anche piogge di fiori, perché un sogno è un sogno, e senza sogni non saremmo niente.
Documentario, il nuovo singolo dei Lapsus, parla proprio di questo. Un pezzo dall’anima rock ma con sfumature chiaramente pop: rock soprattutto nella batteria e nella voce acuta del cantante Riccardo Boldrini; pop nei synth e nelle tastiere. Le chitarre, che non sovrastano mai il resto degli strumenti, sono il legame tra i due generi.
Distribuito da Ingrooves per Orangle Records e Gotham Dischi, Documentario parla anche di invidia, ma non con autocommiserazione, piuttosto con onestà, coraggio e un pizzico di rabbia. Segue il loro primo album, Meteoropatia (2020), dove non mancavano pezzi energeticamente pop rock, ma pervasi da sentimenti e arrangiamenti più grigi, spesso più morbidi e nostalgici; il nuovo singolo scuote il loro lavoro precedente, sia a livello di sound che testuale, con una forza e un desiderio di affermarsi tutto nuovo.
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