Violenza emo-hardcore che nasce sulle sponde del Lago Trasimeno.
La sindrome dell'età dell'oro è il titolo del nuovo album di inediti dei Morningviews, band originaria di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia. Il disco arriva a quattro anni di distanza dall'esordio intitolato You Are Not the Places You Live In, e i cambiamenti non sono soltanto quelli del tempo trascorso fra un lavoro e l'altro.
La band umbra, infatti, mette in musica un deciso cambio di rotta dalle sonorità degli esordi, che si traduce in un passaggio violento all'emo hardcore e, non di secondaria importanza, all'utilizzo della lingua italiana.
Il disco parla dell'urgenza di abbracciare il presente, di smetterla di rifugiarsi in quel passato che nella nostra mente era il luogo sicuro, ideale, quello di una vita splendida mai realmente vissuta. Sindrome di un'età migliore, l'età dell'oro appunto. E così abbiamo una serie di sfuriate che ancora una volta esaltano il peso delle band umbre all'interno del panorama indipendente italiano.
La violenza di brani come "Niente paura, Hokusai", "L'età dell'oro" e la conclusiva "Dentro le storie che non ho vissuto", richiama senza dubbio l'immaginario della nostra più affezionata scena hardcore (un esempio? I Marnero), ma allo stesso tempo evoca sonorità vicine ai mondi dello shoegaze e del rock alternativo. Anche quando il brano si dilata oltre i tre minuti ("Sofia"), la posizione della band non cambia: menare forte, magari con disperazione.
Il secondo lavoro discografico dei Morningviews è una sorpresa stilistica che non è sempre facile prevedere, una mina di sentimenti che esplodono in una rabbia urgente e imprescindibile.
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La recensione La sindrome dell'età dell'oro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-29 08:32:51
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