"In questo album si parla di me e dei miei pensieri. Quello che penserà il resto del mondo poco importa, sta accadendo tutto nella mia testa e nella mia pancia".
Logo più grande, nuovo disco di LOGO, si muove nel percorso tra, appunto, testa e pancia. Ne viene fuori così un lavoro senza ombra di dubbio molto interessante, con almeno una piccola/grande gemma pop, ovvero "Arcani maggiori" ma con, anche, momenti meno convincenti e un po' centrati. Ma andiamo con ordine. Il pop alternativo di LOGO, caratterizzato da una forte e decina vena cantautorale, riesce ad essere sempre e comunque elegante e personale, doppio fattore non semplice da ritrovare nel mercato discografico odierno. Peccato solo che l'inizio del disco sia anche, a mio modo di vedere, un po' il punto meno convincente dell'intero lavoro: già perché proprio nella seconda parte arrivano tracce e canzoni intriganti, arrangiante benissimo e con la già citata Arcani maggiori che rappresenta il vertice assoluto.
Le canzoni qui contenute, insomma, sono sicuramente un ottimo spettro di una giovane cantautrice di belle speranze che però, basandoci solo sull'oggi e senza fare astrazioni sul domani, non ha ancora dimostrato tutto il suo potenziale. Sempre utilizzando la testa, certo, ma anche la pancia.
"Otto brani che trattano concetti in cui la sfera personale e quella universale si intersecano continuamente: temi profondi e apparentemente individuali, spesso affrontati in chiave ironica, si intrecciano in una critica più generale alla società odierna, parlando di tematiche come il carovita (Fantastica) e l'inclusione (Sister), l'elaborazione di un lutto (Di nuovo) e l'oppressione (Stai calma) per farci notare che, forse, il mondo non è così magico come sembra (Arcani Maggiori)".
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