Disco di rock alternativo che sfiora il nu-metal e omaggia il lato dark della new wave anni '80.
Lividi è il titolo del disco d'esordio degli Altroverso, band romana attiva dal 2020.
L' album è composto da sette brani inediti che guardano prepotentemente al panorama del rock alternativo italiano, in particolare a quello degli anni Novanta e dei primi anni duemila. Il sound della band è caratterizzato da potenti distorsioni, spesso influenzate da retaggi nu metal, e da un'elettronica che riprende atmosfere dark affini alla new wave di fine anni '80. E se l'apertura affidata a "La mia ossessione" si inquadra come il più classico dei brani alternative-rock, sono sicuramente i synth de "Lo strano caso del signor Nessuno" a caratterizzare meglio il percorso della band, fra richiami alla Stranger Things e ricerca della melodia. Le reminiscenze metallare sparpagliate un po' ovunque, emergono in modo netto in brani come "Vivo un sogno", mentre sprazzi di grunge vecchia maniera si apprezzano in "Non è l'inverno".
Lividi può essere considerato a tutti gli effetti un disco anacronistico, di certo voluto, con la band che prova a ripulire con l'elettronica un sound che guarda ad un panorama rock di tre decenni fa. Tuttavia abbiamo abbastanza elementi degni di essere considerati un ottimo punto di partenza: la potenza della voce, la continua e coraggiosa ricerca della melodia anche nella distorsione più estrema delle chitarre, un'idea concreta di sound e di atmosfere.
---
La recensione Lividi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-25 10:18:41
COMMENTI