Una manciata di canzoni, scarne note biografiche e un'unica priorità: suonare. Loro sono gli INARIA e arrivano da Verona, il loro singolo più recente si intitola "MAGICA" ed è stato licenziato in totale indipendenza.
Rock e grunge confluiscono in una traccia di quattro minuti abbondanti: le tinture sonore si incupiscono, asperità che nascondono, sul pentagramma, una certa predisposizione agli andamenti venati di blues. È tutto messo a fuoco (e fiamme) con efficacia, mostrando come questo gruppo riesca a tirare al meglio il filo della tensione fino alle esplosive aperture che sopraggiungono con la parte conclusiva del brano.
Non sappiamo dove vogliono andare gli INARIA, ma è abbastanza chiaro di cosa è caratterizzato il loro presente: musica da suonare e palchi su cui disperdere litri di sudore. Il post-capitalismo mette insieme le chitarre e il sassofono, allo stesso modo questa realtà artistica mette insieme tanto rock con una sincera attitudine piromane; sarà interessante assistere ai prossimi sviluppi, auspicandosi una release sulla lunga distanza che sappia confermare le sensazioni apprezzate oggi.
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