Il primo Ep del duo lombardo è un'ottima prova di scrittura con grande considerazione per arrangiamenti sofisticati ma capaci di stimolare un ascolto denso e dedizioso
Niente male come prima prova in studio, anche se di media portata, per ciò che concerne l'esordio discografico del duo lombardo SuiteNoise, al secolo Francesca La Tassa e Stefano Spitale, entrambi abilissimi polistrumentisti e tessitori di trame sonore molto delicate ma, al contempo, abili nel dirigersi dritto al centro della questione. ExPerience, infatti, è un Ep che, proprio sfruttando a dovere i confini contenutivi del formato, si pone lo scopo di dimostrare – riuscendoci senza difficoltà – compattezza di vedute e inestirpabile dedizione alla rifinitura di sfumature semplici all'ascolto ma assolutamente non monocromatiche in sede di creazione.
Rampe di lancio cantautorali di matrice acustica, dunque, preparano il terreno per una notevole sofisticatezza di arrangiamenti complementare a un considerevole tatto esecutivo a dimostrazione di gran costanza ideologica e spiccato senso di professionalità (Monkey), per poi insediarsi nelle maglie sonore di spunti indie-pop contemporanei con gradevolissimi influssi soul e R&B di provenienza oltreoceanica (Hazy) e aprire il campo a predilezioni space-ambient di corposo e fondamentale supporto a ulteriori diramazioni acusticheggianti per soffici ballad di confine neo-folk (Time).
La spiccata predisposizione alla comunicazione sensoriale per suoni e parole di facile ricezione ma non per questo scontate, anzi dense di stratificazioni e architetture certosine non così comuni nel panorama nostrano, trova ancora più completezza nella bella versione personale di un tassello del repertorio di Ellie Goulding (Wish I stayed) e viene portata a compimento grazie a una crescente e sempre più scrupolosa cura per ambientazioni uditive di taglio tridimensionale, quasi immersivo e ampiamente capace di fare propria una considerazione dell'elettropop di rara gradevolezza e futuribilità (Track five).
Non un perfetto lavoro vista la mancanza di vertici estremi su cui provare un vero senso di vertigine emozionale ma, senza alcun dubbio, un'ottima prova di talento compositivo e capacità di scrittura ricercata, priva di compromessi e meravigliosamente incline a una forma artistica densa di sostanza e concretezza espositiva.
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La recensione ExPerience di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-28 10:41:42
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