Un manifesto agrodolce di fragilità pop, dietro alle foto in bianco e nero di una storia finita
Dopo secoli di musica a tutte le latitudini, come si fa a scrivere la più bella canzone d'amore? Iniziamo a intitolarla così, poi vediamo, anche perché sarà davvero bella solo se e quando sapremo stare insieme. Il nuovo singolo di Gustavo parte serio e romantico, su dolci e delicate note di pianoforte, per diventare sempre più sinfonico e onirico col passare dei secondi.
Questo brano agrodolce, dietro alle fotografie in bianco e nero di una relazione sentimentale ormai alle spalle, suona come un manifesto di fragilità pop dall'andamento lento e tranquillo, con la felicità tenuta ben nascosta dietro le nuvole.
Per capire un po' meglio il mondo di Gustavo basta sfogliare la sua biografia. E' un cantautore che è nato in Venezuela nel 1994 e che è in Italia dall'età di sette anni: una vita tra Teramo, Roma, e Granada. Dopo il rifiuto di un Conservatorio, le canzoni sono tornate quasi con la forza tra le sue mani quando, durante la prima quarantena, già 26enne, ha iniziato "a strimpellare una chitarra classica da 20 euro prestatagli da un amico".
Questo pezzo rappresenta quindi per lui un altro passo avanti lungo la strada della musica, alla ricerca di una canzone che sia orecchiabile, originale e inconfondibile, la più bella canzone tra tutte.
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La recensione La più bella canzone d'amore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-07-29 15:31:59
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