Il piano felt sa raccontare. Ascoltare, lasciarsi andare e immaginare è gratis
Ci sono giorni in cui vorresti spegnere le luci, spegnere le voci, spegnere i pensieri. Il silenzio. Il silenzio tra una nota e l'altra è importante. Frazioni di secondo.
Ci sono giorni in cui in mezzo al trambusto della vita quotidiana, tra una decisione da prendere e un problema da risolvere, la sera, viene voglia di mandare al diavolo tutti e accendere la musica. Il giradischi, forse. Parte quel vecchio brano che non riascoltavi da un po'.
Ci sono giorni che la mano si posa sulla maniglia e ti porta via, per la strada. E' un riflesso infantile. I bambini a un certo punto riescono ad arrivare a quel meccanismo segreto che spalanca la porta, o il mondo. "Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi, per tirare la maniglia della porta e andare fuori...".
Siamo ai saluti fuori dalla finestra. L'estate promette che tornerà, l'autunno ha già le foglie arancioni fra le dita, l'inverno osserva la scena da lontano perché tra poco la scena sarà sua. Il palco della vita, il teatro delle stagioni. Maledetta primavera, torna a casa, questo cuore è un quartetto d'archi e aspetta te.
E' la Domenica della Terra, la campagna dorme, il cielo riposa, c'è un vento giusto che pulisce la mente, c'è un foglio scritto a metà nella macchina da scrivere che batte i tasti da sola. Diciamo la verità quel tic tac è fastidioso da sempre. E all'improvviso i tasti iniziano a suonare la melodia del pomeriggio. Chi avrebbe pensato mai che quella Olivetti verde pastello un giorno si sarebbe trasformata in un elegante pianoforte.
Il fiume se ne frega, ma è sempre bello. Ci sono giorni in cui la luce è perfetta. E' la luce dei fotografi, l'ultima luce dell'umanità. E' un tramonto che per qualche motivo ricorderai.
Le riflessioni strumentali (Reflections) al piano felt del compositore napoletano Roberto Mataluni possono evocare a loro volta riflessioni, immagini, sensazioni, stati d'animo. I martelletti smorzati da uno strato di feltro, avvolti dal quartetto d'archi, raccontano nuove storie di musica classica, intime e introspettive, scrivendo il seguito dell'album Nightnotes.
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La recensione Reflections di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-09-06 22:23:57
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