Una Megalomane follia artigianale
Una Megalomane follia artigianale: non si può descrivere in modo diverso, almeno secondo il mio punto di vista, questo disco di Mattia Generali un tentativo, va detto molto coraggioso, di realizzare un qualcosa di assolutamente proprietario. E la quest, per usare un termine videoludico, è stata in effetti portata a compimento, grazie a pezzi come "Polar" che, senza ombra di dubbio, si evidenziano per la loro rotondità e possanza, sottolineando insomma anche il trasporto emotivo che l'artista di Cremona ha dato alla sua "creatura".
Poi, però, sempre secondo il mio gusto, c'è l'altra faccia della medaglia, ovvero una certa qual stanca, soprattutto nella seconda parte del disco, della varietà dei temi, che rimangono sempre un po' ancorati al rock "duro" e all'industrial tradizionale che bene emergeva nella prima metà. Anche dal punto di vista meramente tecnico, le registrazioni non fanno gridare al miracolo. Tuttavia, nel complesso, la folle megalomania di Mattia Generali merita un plauso. Anzi, più d'uno.
"Una Megalomane follia artigianale. Il tentativo di creare una colonna sonora che accompagnasse alcune scene di quel film surreale chiamato vita. Il progetto nasce da una reale esigenza di sublimare alcune suggestioni e stati d'animo attraverso note e suoni. Sarei potuto andare dallo psicanalista, e invece ho scelto il farmaco "musica". Per rendere il principio attivo più efficace mi sono occupato della composizione, esecuzione ed editing di tutte le tracce".
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La recensione MegaloMatthew di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-20 07:00:17
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