I Gringoise sono un trio di Milano ora divenuto duo. Amano gli anni 80 e i loro prodromi, citano "London Calling" e "Space Oddity". Fondamentalmente la loro ambizione è fondere il piglio aristocratico di David Bowie con quello stradaiolo dei Clash. Per cui, la loro canzone manifesto è "Dandypunk". Chitarre nervose e tastiere a spigoli e angoli trovano però un freno in una dominante dimensione (cant)autorale che storicamente è sempre stato il limite della new wave italiana. Pochi quelli in grado di avere una grinta paragonabile agli inglesi: Ivan Cattaneo (da cui riprendono l'amore per il beat esterofilo italiano riletto alla luce new wave), i Frigidaire Tango, il Great Complotto, diverse cose dei Bluvertigo. Così anche i Gringoise in quasi ogni canzone alternano brio grintoso e sopraffazione della parola sulla potenza rock'n'roll: esempi perfetti, la opening track e "Je Croise En Gringoise". La cosa positiva è che il disco, anche musicalmente, cresce negli ascolti. Peccato per lo spettro del cantautore (fuori ambito) che aleggia e incombe sempre. Per me è un difetto. Per molti potrebbe essere un pregio. Comunque sia, qui c'è del talento. Solo ancora acerbo.
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La recensione Only à Paris di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-02-14 00:00:00
COMMENTI (21)
E leccare i culi fa parte del tuo lavoro?
GRANDE STEPH! ci si vede al MIAMI!
va che son bravi
(Messaggio editato da steph il 02/05/2007 16:31:51)
anche quello fa parte del mio lavoro
certo che ne dici di stronzatE!
mbè, fa parte del mio lavoro, dovrò pur giustificare lo stipendio...
Certo che ne hai tempo da perdere tu, eh?
scoop: fanno parte del mio database dei gruppi indieitalianituttiuguali
siete troppo forti
a me sembrano i pink floyd vecchi (i radiohead):]