Una lettera indiepop alla nostalgia, per cantare i dubbi e i forse di una generazione
Martina è una giovane musicista che di cognome fa Di Nardo: si è messa lì, nel suo home studio, ha preso una nuova idea e l'ha realizzata. L'ha scritta, prodotta, mixata e masterizzata tutta da sola. Così arriva Pugni allo stomaco, l'ultimo tassello di una serie di singoli.
La canzone è una lettera alla nostalgia, un'emozione sussurrata che si fa strada pian piano ed è capace di far "brillare le cose" appartenenti al passato. Questa sensazione diventa il pretesto per raccontare i dubbi, i "forse", le illusioni, le possibilità mancate e il senso di inadeguatezza delle nuove generazioni, che sentono di dover ancora trovare "un posto migliore" nel mondo.
Dal punto di vista sonoro e compositivo la penna di Martina cerca la sua strada tra lo stile interpretativo di Madame e il Bedroom Pop di Ariete, tra l'indie e il lo-fi di una stanza. La cantautrice, classe ‘96, nasce a Napoli e vive in provincia di Caserta, dopo aver vissuto per quattro anni negli Stati Uniti, frequentando il Los Angeles City College e ottenendo un Associate Degree in Musica.
Alla fine del brano, resta il pugno allo stomaco: "Mani incrociate o mani sul fuoco?". Un pezzo dopo l'altro Martina sta mettendo a punto la sua "voce" personale, la sua cifra, la sua identità artistica. Per arrivare alla creazione perfetta.
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La recensione PUGNI ALLO STOMACO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-18 11:38:36
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