Disco che omaggia gli States con un rock d'autore che guarda attraverso i decenni
Make Rock Great Again è il titolo dell'album d'esordio di Domenico Bruno, musicista campano che ha deciso di intraprendere la strada del rock d'autore in veste di solista.
Il titolo del disco riprende il celebre slogan trumpiano, ma al centro della campagna elettorale di Bruno c'è il rock, inteso come concetto identitario vero e proprio. Quello dell'artista campano è un album di sette brani che si muovono attraverso le strade battute e ribattute del rock americano, riprendendo concetti e sonorità che ripercorrono decenni di storia musicale a stelle e strisce. E se "Rock Is Freedom" sembra proprio la classica hit anni '80, brani come "Follow Me" e "Lose Control" sono arrangiamenti con il blues nel sangue, nonostante le evidenti reminiscenze anni '90 con tanto di grunge era sullo sfondo. Nel disco c'è spazio anche per ballad dalla voce calda come "Born To Die", un esperimento a metà strada fra Johnny Cash e Neil Young, e la conclusiva "Deserts Of California", oltre sei minuti di atmosfere che celebrano la cultura rock americana.
Pur non trattandosi di un lavoro omogeneo, quello di Domenico Bruno riesce a configurarsi come un tributo al rock d'autore made in USA a tutti gli effetti, riprendendone stili e attitudini, tracciando solchi pop all'interno di una tradizione che annovera al suo interno giganteschi mostri sacri. Quello del cantautore campano è un esordio ancora molto acerbo ma con tutte le carte in regola per aprire un percorso più ragionato e personale.
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La recensione Make Rock Great Again di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-16 08:21:00
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