Una ragazza tutta nodi e synth brutti: così si descrive la cantautrice monzese Möly e in effetti non ha tutti i torti.
Eccomi è il suo nuovo brano che si inserisce in un immaginario non propriamente da sad girl, quanto più da ragazza confusa. Sebbene il testo sia esplicito e chiaro, diritto verso una dichiarazione sottona d'amore, la traccia risulta dispersiva in fatto di suoni e stile melodico.
Dapprima sembra di imbattersi nell'ennesima trovata alla Madame, poi l'estrema pulizia nella voce di Möly conduce verso un pop realistico, senza se e senza ma. Boom: segue un'improvvisa esplosione di beat elettro dance, inserita nella traccia come a voler condire forzatamente il brano. Una cosa è certa: Möly si sta cercando.
Eccomi è un brano frutto di questa ricerca vorticosa e per niente spensierata. Una ricerca fatta di verità, dove l'ammissione di un rapporto subordinato ("eccoti grazie a dio, questa è la cosa migliore che potesse mai accadere") non pesa, anzi dona sublimazione all'amore per la sincerità. L'aspetto sognante, specie quello che si avverte appena parte la traccia, è tratto distintivo di Möly, coerente perlomeno con una ricerca andante verso la propria identità artistica.
Möly sa cosa dire, sta solo sperimentando la forma migliore per farlo.
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