Quando l'incastro di parole e musica dentro una canzone è fatto a regola d'arte e funziona senza intoppi può succedere di non accorgersi subito delle singole parole che vengono cantate. Scorre tutto in modo autonomo, e questo accade a TIRRENO, nuovo singolo di Dario Naccari. Bisogna fermarsi un momento per leggerne i primi versi, e notare che il cantautore siciliano canta davvero "Faremo senza social manager". Far passare inosservato ciò è lodevole, si storce il naso quando lo si scopre, ma va bene così, il trucco ha funzionato.
TIRRENO è un brano di radici che nascondono ricordi, ma soprattutto segreti della nostra vita, un pop che si avvicina al blues proprio e solamente perchè tratta il tema delle "roots", non particolarmente remote o legate a sofferenze, semplicemente tirreniche. Il fraseggio melodico di Dario Naccari ricorda quello di Ghemon, ma il tutto è vestito però di abiti chitarristici assolutamente convincenti, mediati dalla produzione dell'ex Pan del Diavolo Alosi, che crea un sound insolitamente delicato, che chiede quasi di essere sfogliato, uno strato alla volta.
Tolto ogni strato si arriva al cuore di un comporre elegante, classico e fin troppo pulito per quello che potrebbe esprimere, ma autosufficiente. TIRRENO funziona in modo autonomo dall'inizio alla fine, poche ambizioni per belle canzoni.
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