barone di munchausen Malinconia Anni 20 2023 - Rap, Indie

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Un album di storie rap, racconti di vita, con collaborazioni interessanti e un sound convincente. Da ascoltare d'un fiato.

Malinconia Anni 20 è il nuovo lavoro del barone di munchausen, artista milanese di cui non ci è dato di sapere altro che lo pseudonimo.

Si tratta di una raccolta di dodici brani che si muovono tra il rap e la trap e che si ripromettono di raccontare storie inverosimili come quelle, del personaggio storico a cui l'artista ha rubato il nome.

Il sound è totalmente nel solco del genere proposto e fa davvero strano sentire che i nuovi rapper cercano di farsi spazio nascondendosi dietro cliché che tutti i veterani del genere nel frattempo stanno cercando di scardinare.

C'è un mix di batterie elettroniche e campionate, emulazioni di pianoforti elettrici che suonano arpeggi larghi e d'atmosfera, 808 che spingono sui sub e alternativamente strumenti che suonano i temi principali, come ad esempio trombe sordinate già sentite e risentite.

Anche al livello di testi ci si muove su argomenti già trattati e sviscerati in mille modi, con una tendenza ad un gergo didascalico e datato anni 90. "Fra'" e "bro'" sono un intercalare che ormai è stato declassato da anni a stampella per rime con parole accentate. Insomma, mentre il rap inizia a vincere premi come forma d'espressione finalmente considerata artistica, qui ci si muove ancora in un ghetto grammaticale che non esiste più e in un senso d'appartenenza probabilmente mai esperito davvero.

Attenzione però, perché non stiamo parlando di un disastro. Stiamo parlando di un prodotto tecnicamente ottimo, musicalmente ben sviluppato e prodotto in maniera magistrale, impacchettato e infiocchettato alla perfezione con dei featuring azzeccati. Il vero problema è che di lavori fatti bene, ma tutti con lo stesso sound e con lo stesso modo di rappare ne ascoltiamo decine al giorno e se da una parte questo vuol dire che la qualità media del rap italiano si è alzata parecchio, dall'altra parte siamo testimoni di un genere che sembra rigettare la ricerca del nuovo e dell'originale, proposta e portata avanti, tra l'altro, da chi il genere l'ha portato in auge quando in Italia ancora non c'era nemmeno la cultura hip hop e ci sarebbero voluti anni per intercettarla e comprenderla.

La sensazione di un lavoro fatto a tavolino per piacere, ancora prime che per comunicare, è molto forte e purtroppo rende l'ascolto stancante, perché se ascoltare qualcosa di già sentito e metabolizzato può risultare in un primo momento rassicurante, dopo poco diventa poco stimolante. La soglia dell'attenzione ha una durata molto limitata e per darle una scossa occorre un cambio di passo, un colpo di scena, un'esplosione improvvisa e inaspettata che in questo disco non ci sono.

In conclusione Malinconia Anni 20 è un disco tecnicamente di alto profilo, con dei suoni credibili, dei testi in linea con lo standard rap del sottobosco musicale italiano, ma senza nessuna ricerca d'innovazione musicale e neppure testuale. Ha sicuramente un buon potenziale radiofonico e l'augurio è che passi in rotazione il più possibile.

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La recensione Malinconia Anni 20 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-09-23 16:26:31

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