Produzione italo tedesca tra No Reason Records e Ant Street Records. Un'occhiata ai testi prima: "Cedimento progressivo di una cultura spenta / retaggio post atomico di un'ideologia sconfitta". "Se guardo dentro vedo me stesso senza direzione ed i miei sogni vanno in fumo nella disperazione". "Ora non c'è niente che io possa far per me / se non liberare la mia mente dagli ostacoli di questà società / che non mi ascolta ora sono solo e senza identità". "La tecnologia avanzata per aumentare i consumi mi ha tolto ogni capacità di comunicazione". A vederli in foto non sembrano così depressi. La musica? Un tappetto ultramelodico di emo, post-hardcore, post-punk con chitarre affilate e circolari tipo primi Hoobastank ma anche un pò Linea 77 e un pizzico di Lagwagon dai. Voce disperatamente piaciona che con il pedale giusto ci porta post-adolescenzialmente lontano. Canzoni ideali per un video di snowboard o skate, quelli con le immagine dei trick al rallentatore: e non dite più che a Venezia esistono solo reggae e metal...Ditelo anche Cecchetto, qua l'airplay è dietro l'angolo. Bravi.
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La recensione Prima Che Si Spenga La Luce di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-12-13 00:00:00
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