Quello di Matteo Pascucci è un pop-rock pianeggiante, sobrio, che scorre alla grande
Potremmo definire musica di pianura quella musica che sarebbe perfettamente raffigurabile con un piano sterminato, magari d'erba, magari di strada, dipende dai colori e dalle atmosfere, su cui poter correre, senza mai incontrare una protuberanza sul terreno o un possibile elemento che ostacoli il percorso. Bias, nuovo singolo di Matteo Pascucci è esattamente una canzone di pianura, perchè scorre dall'inizio alla fine senza farsi troppe domande, senza chiedersi se la direzione che sta prendendo sia quella giusta oppure no.
E questo a prima vista è un bene, perchè Pascucci, in arte Icarus, non sembra prendersi troppo sul serio, e attraverso la metafora del volo, espressa chiaramente dal dipinto che fa da copertina al singolo, si prodiga in un pop-rock leggero e godibile. C'è un grande equilibrio, nei distorsori piuttosto sobri alle chitarre, nei cori di "aaaaaah" che introducono i versi del ritornello, e in quella voce sorniona à la Daniele Silvestri che riesce a riempire il vuoto voluto prima della seconda strofa. Insomma, si prende il volo facilmente, senza particolari sofisticatezze o strani calcoli matematici.
Per Matteo Pascucci è senza dubbio un buon inizio, un interessante modo di farsi sentire per le prime volte, prima di decidere quale direzione dare al suo cantautorato.
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La recensione Bias di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-09-10 15:22:29
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