Insect Kin Happy with my ghost 2006 - Grunge

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Fanno grunge. Quello sferragliante e grezzo di quindici anni fa. Si chiamano addirittura come un pezzo dei Bush, uno dei gruppi più impersonali nello stile, fortunati nelle vendite e sottovalutati dalla critica – i primi due dischi contengono un sacco di perle che ancora oggi suscitano commozione – che la musica moderna ricordi. Perché, come ammettono nella scheda di accompagnamento del cd, “uno mica si sceglie i propri genitori”. Basterebbe solo questo per prenderli in simpatia, gli Insect Kin.

Detto ciò, i quattro brani di “Happy With My Ghost” suonano esattamente come ci si aspetta. Grezzi e sferraglianti. Lenti e rabbiosi. Un sonoro vaffanculo a tutte le mode. Il problema, però, è che ancora manca l’inno, la “Swallowed” di turno. Il pezzo epico che ti prende per la gola e ti dice “sì, io copio, ma lo faccio così bene che nessuno può fare a meno di ascoltarmi ed apprezzarmi”.

Del quartetto, spicca la seconda “Nice To Meet You”, col suo ritornello vecchio stile, e l’ultima, “Bullet Theory”, finché rimane in situazioni dure ed urlate. Il resto lascia poco e si dimentica facilmente. Ma li attendiamo alla prossima occasione, magari con una registrazione migliore.

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La recensione Happy with my ghost di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-01-17 00:00:00

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