Sei anni di attesa vengono ripagati nelle dodici nuove tracce firmate da Le Jardin des Bruits: "Cuore di Cane" è un disco dove la band dimostra di aver trovato la propria, personalissima quadratura del cerchio
A sei anni di distanza dal precedente "Assoluzione" tornano a farsi sentire con musica nuova di zecca Le Jardin des Bruits: il nuovo long play si intitola "Cuore di Cane", e vede la luce in pieno autunno su licenza Urtovox e distribuzione Audioglobe e The Orchard/Sony.
Il chiaro riferimento che omaggia Bulgakov si declina in una narrazione lunga dodici tracce, ove ogni episodio si allaccia agli altri per plasmare una continuità, una denuncia alle storture del presente proposte attraverso una sapiente miscela di rock, blues e musica d'autore. Il polso fermo in sede di recording session e la visione artistica lucida contribuiscono a crea canzoni emancipate fra loro, ma che non risultano scollegate perché il fine ultimo è stringersi attorno un solo nucleo concettuale, che spinge per connettere le composizioni proposte nella release.
La sensazione è di avere a che fare con materiale valido, che vede un felice connubio fra intenti desiderati e soluzioni espressive messe in atto: merito alla band toscana per aver trovato una propria, funzionale quadratura del cerchio. Da parte nostra totale fiducia in vista della musica che verrà, e crescente interesse perché ci sono tutti gli elementi necessari a tirar fuori altra musica dal sapor di dinamite.
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La recensione Cuore di Cane di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-04 08:35:00
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