La strada tra Roma e le pianure degli Stati Uniti è più breve di quello che si pensa
Immaginatevi distesi in mezzo a un'immensa prateria nel nord America, con il vento che soffia tra i lunghi fili d'erba verde smeraldo disegnando sfumature degne dei migliori quadri di van Gogh. In lontananza, le acque cristalline di un ruscello riflettono le cime innevate delle montagne. Quale potrebbe essere l'artista ideale da mettere come sottofondo per ammirare al meglio questo paesaggio mozzafiato? John Denver? Hank Williams? Woody Guthrie?
E se vi dicessi che in una possibile playlist dal titolo "Country Road Take Me Home", oltre a questi straordinari musicisti americani si potrebbe tranquillamente inserire anche una band italiana? E che quel gruppo, al posto del Mississippi, è cresciuto sulle sponde del Biondo Tevere?
Anticipato dal singolo When my Demons Walk, Reorder, il primo EP dei Delta del Rio, è una piccola raccolta di canzoni delicate e introspettive. Quattro tracce nelle quali il trio acustico romano, riesce a creare un impasto vocale che a tratti ricorda le magiche tessiture di Crosby, Stills & Nash (10000).
Un disco di pacato indie-folk, nel quale il canto viene messo sullo stesso piano degli strumenti (chitarra, pianoforte e contrabbasso), in un dialogo tanto intimo quanto affascinante (White Shining Halo).
In questo loro primo EP, i Delta del Rio seguono alla lettera la celebre filosofia del "Less is more", grazie a uno stile di scrittura che, agendo per sottrazione, produce un suono scarno ma dotato di una carica emozionale davvero strabiliante.
Ascoltando Reorder a occhi chiusi si viene teletrasportati dall'altra parte dell'Atlantico, immersi fino alla vita tra le placide acque dei grandi fiumi americani. Perché a volte, la strada tra l'Italia e il Mississippi, può essere davvero breve.
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La recensione REORDER di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-27 00:00:00
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